Grammys 2013: il ritorno di JT

17:01 Vale 0 Comments


Foto del sito http://www.billboard.com

Tin Pan Alley 2.0

E’ lunedì e abbiamo una nuova performance tv musicale da commentare. Sembra che gli americani si siano impegnati a darci argomenti in questi due ultimi weekend! Dopo la performance di Mrs. Carter al Superbowl (Music @SuperBowl 2013) oggi parliamo dei Grammy 2013 e in particolare della performance di Justin Timberlake.

Perché ho scelto quella di Justin? Per tre buone ragioni: è il suo ritorno ufficiale sulle scene musicali dopo aver attraversato quelle cinematografiche, ha coinvolto la coppia più in voga del momento (Beyoncè l’ha presentato, Jay-Z è salito sul palco con lui) e soprattutto perché inaspettatamente ho seguito il backstage sulla sua pagina fb (http://www.facebook.com/justintimberlake?fref=ts), dove fra l’altro annuncia le notizie importanti pochissimo tempo prima che succeda. (Es. il nuovo singolo l’ha annunciato solo 3 giorni prima dell’uscita ufficiale. Stessa cosa è accaduta per i Grammy, in barba a noi comunicatori).

La prima cosa che spicca agli occhi è la sua immagine e il tema di fondo.  Dunque, vi ricordate quel bel figliolo che animava i dance floor con Borsalino in testa, i suoi sound elettronici e l’immagine da eroe futuristico del video “4 minutes” di Madonna? Ok dimenticate il lato spiccatamente innovatore e spostate la leva dell’immaginazione sulla sua versione più elegante, pettinata e soprattutto photoshoppate questa immagine con bianco e nero o seppiato. Per il suo ritorno JT ha scelto un “back to basic” decisamente spinto presentandosi non solo in “Suit & tie”, come canta nel suo nuovo singolo, ma con tutta la performance stile anni’30 (se non addirittura anni’20) e addirittura il color seppia per la prima canzone.

Su note R&B dal sapore un po’ retrò, il Justin Idol della vecchia leva (si noi avevamo lui e non Bieber) sfodera il suo charm con passi di danza perfetti, fa risaltare la sua vocalità spostandola di un’ottava sopra (come definiscono vari giornali musicali nella pagina di Wikipedia) e lascia che per 6 minuti e mezzo vi godiate un ritmo che vi coccoli le orecchie.
Niente vecchi giochetti “tuz tuz” con il microfono, niente colori sgargianti ma solo classe.  Giusto un momento di rap e “Yo man” style con Jay-z per poi passare ad un’altra ballad seducente.

Anche se ho trovato la performance un po’ meno energica delle vecchie glorie e forse un po’ mi ha fatto rimpiangere i bei tempi di Sexyback e compagnia bella, devo ammettere che la bravura conquista e ben lo posiziona nell’attuale scenario musicale: lontano dai teen idol (ha più talento), lontano dai vari Fun o Bruno Mars (è più sgamato), vicino ai mostri sacri della musica.

Chissà come ci sorprenderà ancora il nostro JT?

Intanto enjoy it!


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