Warm bodies

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Il tepore della commedia horror

Mi ci sono volute un po’ di visioni del trailer, una lettura di un articolo sul film e un’amica che rispondesse al mio appello per decidermi e andarlo a vedere. Post visione posso dire che sono soddisfatta. Non è quel che credevo: è meglio.

Forse sono partita un po’ prevenuta ma sono felice di non aver trovato davanti ai miei occhi né un Twilight riadattato, né un horror tout court e nemmeno uno scimmiottamento alla scary movie. Vi accorgerete che è una storia carina con l’amore in primo piano e con un tocco di ironia che lasciano spazio a riflessioni sul diverso e sul bisogno di emozionarsi. Si, dietro agli zombie che camminano lenti e grugniscono ci sono le riflessioni dello “strano” R che guarda la realtà dal punto di vista del “cadavere” e si comporta come un qualsiasi adolescente poco sicuro ma innamorato delle cose belle della vita che da umani diamo per scontate e il più delle volte ci sfuggono.

Questo è l’aspetto più bello del film:  il modo arguto e comico con cui viene raccontata la storia che si rifà al classico shakespeariano di Romeo e Giulietta, solo che qui R è zombie e mangia cervelli mentre Julie gira con pistola e ha una passione per macchine veloci. Già gli eroi del mondo moderno sono cambiati: incredibilmente si guarda di più all'interiorità che all'esteriorità e si trova il buono anche nei malefici. Che la Bella e la Bestia finalmente ci abbiano insegnato qualcosa? Che la Twilight saga ci abbia insegnato che la drammaticità cinematografica è superata?

Ma quelle sono digressioni, ritorniamo a parlare di questo film e dei suoi plus.

Impossibile non sorridere alle battute semplici ed efficaci di R di cui fortunatamente sentiamo i pensieri e non è lui a catturare i nostri come accadeva con il bell’Edward di Twilight. Come è impossibile non rimanere affascinati dai bellissimi occhi azzurri dell’ex bambino di About a boy, Nicholas Hoult. Già dietro al volto cadaverico e le cicatrici è lui che emana il fascino del buono e già su twitter s’intuisce il suo futuro da teen-idol. Io, che sono della vecchia guardia, tiro un sospiro di sollievo e penso che questa volta i teens abbiano scelto bene perché l’interpretazione dello zombie è buona e carica di carisma nonostante i grugniti, le parole stentate e la camminata ciondolante. Sempre parlando di cast ritroverete un volto molto più famoso di Nicholas a recitare “il duro” da scalfire e ammetto che un po’ stupirà la decisione di esser parte di un film del genere. Che voglia farsi conoscere da una nuova generazione? In ogni caso John Malkovich nel ruolo del papà guerrafondaio è da vedere. 

Ultima menzione per la colonna sonora: lo zombie, post apocalisse mondiale, salva alcuni vinili di musica selezionatissima secondo voi cosa sceglie? Ovviamente vira su classici come Bob Springsteen, Gun ‘n’ Roses e generi rock. Se volete sbirciarla pre visione: http://www.allobo.com/en/soundtrack-warm-bodies-26110.html


Insomma è una commedia horror con una storia ben fatta, che diverte, riabilita un po’ gli zombie e manda in crisi coloro che affibbiano etichette ai film (quando mai si può mettere insieme commedia e horror?). Dimenticate la drammaticità e la passionalità dei vampiri ed enjoy il tepore dell’amore vero che scalda il cuore con questo warm bodies.

E se avete tempo divertitevi a twittare le battute più belle con gli hashtag #warmbodiesit, #cosatifasentirevivo, #loveneverdies




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