The vampire diaries

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7 golosi motivi per appassionarsi a questa serie



"Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascosto nell'ombra, solo al mondo...
fino ad ora.
Sono un vampiro e questa è la mia storia."

(dal diario di Stefan Salvatore)

Confesso che ho ceduto: dopo ripetuti inviti a vedere e appassionarmi alla serie Vampire Diaries, che ho sempre aggirato a piè pari,… mi sono convinta a guardarne i primi episodi. 

In un lampo mi sono ritrovata a metà della prima serie e ora sto divorando gli ultimi episodi prima di passare alla seconda stagione. Come mai questa voracità? 

Ecco le mie succulente ragioni per continuare a vederla:

  1. Si parla di vampiri, ma non se ne sceglie un tipo. Ci sono i vampiri buoni alla Twilight e i vampiri demoni alla Buffy, vampiri che sono prima buoni poi cedono e viceversa. Vista in questa prospettiva, per quanto assurdo sia, si rendono i personaggi più credibili e vedendoli a 360° gradi si capisce finalmente perché piacciono tanto i vampiri: ogni loro singola pulsione è amplificata a dismisura per cui vivono tutto in modo passionalmente estremo. Questa scelta intelligente e abbastanza furba rende interessante la storia non facendo mai capire quando i buoni cadranno preda dei cattivi e i cattivi saranno intrappolati dai buoni. Per capire questa frase intricata vi basterà vedere la seconda puntata in cui i due fratelli protagonisti, Stefan e Demon, si ritrovano faccia a faccia e iniziano l’azione del telefilm.

  2. La trama è molto di più di quel che ci si aspetta all'inizio  Si parte dalla storia d’amore teen impossibile tra la coppia umano-vampiro per poi dilagare nelle leggende storiche della comunità di Mystic Falls. Non ci sono solo vampiri ma streghe, ammazza vampiri, diari di avi che scoprivano l’occulto, studiosi attuali della magia che in qualche modo complicano la trama, spiegano le leggende invogliando lo spettatore a capirci di più e a seguirne il tutto come un thriller mozzafiato. Anche per la trama ci si avvicina più all'idea del famoso antenato Buffy ammazza vampiri che agli esempi più attuali. Questo risulta il punto più vincente: le storie d'amore da telefilm tendono a cristallizzarsi, le leggende danno più spunti di evoluzione della trama.

  3. I rimandi e le citazioni sono ben congeniati ed inseriti in modo spontaneo nella narrazione. Interessante vedere come Demon ride della storia di Twilight o Stefan parli del personaggio comics Van Helsing con disinvoltura o ancora Elena che apostrofa l’amica con il nome di Brumilda che è sia protagonista dello stesso fumetto e recentemente è entrata nel mondo di Tarantino con Django. Secondo Wikipedia, poi, la traduzione italiana non rende molto giustizia ad altri modi di dire tipici del mondo americano che rimandando a film, libri o serie tv rendendo i protagonisti parte della vita quotidiana e soprattutto dando frutto a possibili nuovi modi di dire nella lingua corrente.

  4. Se il tono generale tra leggende, miti, vampiri e morte è quello del thriller, dell’horror con veri e propri momenti da fiato sospeso… una delle componenti fondamentali è, però, giocata dall’ironia. Ironia che è quasi tutta istigata da Demon: tra il vedere la realtà da vampiro (famosissima la scena “sono in rosticceria” mentre brucia i corpi di alcune sue vittime nell'episodio 1x06), prendere in giro il fratello (come in quando i due si imitano l’un l’altro per scoprire cosa tramano nell'episodio 1x09) o semplicemente cercare di affascinare gentili fanciulle, il personaggio di Demon riesce a dare quel tocco di ilarità che fa “digerire” le scene più cruente o le più banali.

  5. Il sussulto. Si avete letto giusto. In ogni puntata che siate paurosi o coraggiosi vi ritroverete a balzare sulla sedia. Non tanto perché vedrete sangue spruzzato in giro, non tanto per esplosioni ma semplicemente perché il vampiro si palesa dietro un personaggio umano. Giuro che ogni volta, pur magari sapendolo perché ho già visto la scena, salto sulla sedia. È incontrollabile. È il motivo per cui vi accorgerete che questa serie ha quella marcia in più che vi costringe a guardarla. Fra l'altro il sussulto qui viene utilizzato come l'ironia: amplifica la suspense e sveglia nelle scene più placide.

  6. Il cast. Non è da sottovalutare come motivo “goloso”. Se Elena è davvero bella e carina per cui i maschietti potranno adorarla, la componente maschile è davvero notevole. Dal fratello Demon (Ian Somerhalder) al fratello Stefan (Paul Wesley) fino ad arrivare al quarterback Tyler Lockwood (Michael Trevino), all'insegnante di storia Alaric Saltzman (Matthew Devis) e il piccolo Jeremy Gilbert (Steven R Mc Queen). Nel mio "gruppo d'ascolto" lo schieramento pro Demon è notevolmente popolato ma bisogna ammettere che ogni maschietto di Mystic Falls ha il suo perché.

  7. ultimo delizioso motivo sono gli oggetti. A partire dal diario che è il mezzo sia per scoprire i pensieri profondi dei protagonisti (Stefan e Elena) che quello per tramandare gli insegnamenti degli avi, ci sono tutta una serie di anelli di famiglia, grimori di streghe, bussole e gioielli che aiutano nel trovare vampiri, proteggere umani, affascinare lo spettatore. Molto simile al mondo leggendario della fortunata serie tv Streghe (Charmed), gli oggetti spiegano e infittiscono la storia dandole un senso.

Insomma sette buone ragioni per abbandonarsi alla serie successiva (nel mio caso) o prepararsi all'appuntamento con la seconda serie il mercoledì a mezzanotte su italia uno oppure con la quarta serie trasmessa ogni giovedì alle 21.15 sul canale Mya.

Enjoy the vampire diaries

Intanto qui trovate qualche link utile:
- sito ufficiale in inglese: http://www.cwtv.com/shows/the-vampire-diaries
- servizio fotografico di Entratainement weekly da cui ho preso la foto di questo post che ben esemplifica il rapporto tra i 3 protagonisti: http://popwatch.ew.com/2012/02/08/this-weeks-cover-vampire-diaries/

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