Affari al buio

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Il valore degli oggetti dimenticati


Ieri sera, durante l’orario di cena, su Cielo mi è capitato di vedere due puntate di questo nuovo reality o meglio docu-reality: Affari al buio. Come tutti i prodotti di Cielo (che arrivano da Sky) va a seguire quelle realtà che sono abbastanza improbabili ma così caratteristiche da incuriosire lo spettatore. In questo caso ripresi “da vicino” sono un banditore d’aste e quattro suoi migliori compratori. Vi state già immaginando la sala retrò con tutti elegantemente seduti e allineati sulla sedia con paletta in mano? Ecco cancellate questo ricordo e sostituite il tutto con una fila di garage abbandonati, un tizio che spacca il lucchetto e l’intera asta gestita in piedi davanti alla saracinesca aperta dove gli acquirenti che puntano hanno potuto solo “buttare un occhio” al contenuto.

Alcuni garage sono pieni zeppi, altri semi spogli e solo una gran fortuna o un occhio esperto può capire cosa si potrebbe celare dietro tutto quel marasma di oggetti ammassati. Una volta finite le aste solo il vincitore può entrare nel proprio garage, vedere cosa ha acquistato a scatola chiusa e decidere se farlo stimare da esperti o no. Lo spettatore da casa intanto si chiede come diavolo sia possibile agguerrirsi così per un garage che non è stato neanche valutato a priori e s’incuriosisce a sapere quali cose potrebbero avere un valore così elevato da poter ripagare la somma spesa per l’intero acquisto al buio.

Incredibilmente poster anni’70, chitarre e statue di legno di dubbissimo gusto risultano essere i migliori affari e tendono a far fruttare bene gli acquisti di questi moderni Indiana Jones dei box. Caratteristico è anche il modo in cui fanno le puntate: ogni personaggio ha il suo che rende ancora di più il carattere celato dietro alla faccia da compratore. C’è Berry Weiss che già dal nome vi dovrebbe ricordare un sessantenne che non ha smesso di fare il rockettaro piacione e si aggira con un certo savoir faire tra un box e l’altro in attesa di scoprire cosa ha comprato con i suoi guantini a teschio. Accanto a lui c’è Darrell, il duro che punta strizzando l’occhio e cercando di placarsi per poter fare gli affaroni che in realtà si rivelano sempre gran buchi nell'acqua una volta che fa valutare il pezzo trovato. Il più preciso del gruppo è invece l’esperto rigattiere Dave che con la torcetta e il suo accento strano “tip” sulle occasioni migliori per il suo negozio vintage. Mi dispiace solo che sia incappato in una bellissima macchinina giocattolo degli anni’50 che non poteva rivendere perché arrugginita. I due “giovani”, invece, sono la coppia formata da Jarrod e Brandi. Nelle due puntate che ho visto non hanno fatto molto ma ho intuito che loro sembrano più in un casinò che ad un’asta: lei che suggerisce a lui alle spalle in vestitino verde, che incassa i 100 dollari delle scommesse nel reggiseno…fa molto finta bond girl, altro che compratrice! Insomma questi quattro sono uno spaccato dell’America che recupera i vecchi cimeli e si rifà ai suoi tempi d’oro in ogni epoca ed occasione. A voi l'onore di riconoscerli nella foto qui sopra!;)

Giudizio finale? Sarà stato il mio stupore nei confronti delle valutazioni degli esperti (come fa a costare meno un cinematografo di inizio ‘900 rispetto ad una testa di legno orribile degli anni’70?), sarà che tra gli estimatori è comparso il chitarrista degli Aerosmith, sarà che mi ha incuriosito questo ridare un valore a qualcosa di dimenticato in un box ma sono rimasta letteralmente incollata alla tv durante entrambe le puntate. Per cui meritano un enjoy sulla fiducia e una vostra "puntata" per capire se durante quell'oretta di visione avete fatto un ottimo affare o no.

P.s. probabilmente ho beccato una replica ieri sera perchè qui nei siti ufficiali potete trovare gli orari corretti!:)

Sito canale History Channel Italia:http://www.historychannel.it/affari-al-buio#anchor

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