Always Loyal di Michael Stokes

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Se qualche tempo fa Enjoy it or not vi ha fatto intenerire con la fotografia di gravidanza e le famiglie ritratte dalla bellissima Lisa Conti, ora vi propone quello che sta diventando a tutti gli effetti i femonomeno fotografico dell'estate: Always Loyal di Micheal Strokes

Always Loyal è un progetto di fotografia che nasce con l'obiettivo di svelare una bellezza inusuale e che si trova in quello che comunemente non è la perfezione ma il coraggio giocando su un trompe l'oeil purtroppo reale. Michael Strokes ha, infatti, deciso di fotografare i reduci di guerra mettendone in mostra le ferite non nel senso più drammatico ma in quello più estetico. 

Ritratti come se fossero degli dei moderni in pose totalmente affini a quelle dei modelli da calendario o  famosi Dieux du stade, gli eroi di guerra di Michael Strokes riescono nell'intento di riabilitare anche l'eventuale mancanza in modo semplice e naturale. Niente photoshop sul difetto, ma è ben inserito nel contesto e portato con tanto orgoglio che lo spettatore non può che inchinarsi a tanta forza e coraggio.

Chi ne vuole, invece, leggere l'aspetto più goliardico sembra quasi suggerire che spesso ciò che è "mancante" può essere un ottimo spunto per poter far volare la fantasia e creare un effetto che solo la natura, l'esperienza e la forza di cambiare le opinioni comuni possono dare. 

Un po' come la grande rivoluzione creata da #Imnotanangel di Cass Bird, ma che in Always Loyal sposta la realtà un pochino più in là dandole una forma nuova che all'inizio può sorprendere ma a cui, osservazione dopo osservazione, il nostro occhio si abitua e ne vede solo il grande messaggio comunicativo senza più soffermarsi su nient'altro.

Addirittura dopo un po' si arriva a sorridere e quasi voler dire agli eroi ritratti: trattate le vostre menomazioni come piccoli interventi di Photoshop e godetevi questo bagno di autostima perché ve lo meritate!

Ancora una volta, quindi, un progetto fotografico che apparentemente dovrebbe nascondere solo la voglia di dare espressione al bello è arrivato a far parlare quello che la società chiama "difetto" quell'elemento a cui dare risalto in modo pacato. Un modo che alla fine riesce comunque a tirare fuori il bello del soggetto, anche se non è strettamente legato alla forma in sè ma più alla storia che rappresenta.

Se volete Enjoy questo progetto in tutte le sue forme ecco il link dove poter trovare gli scatti: michaelstokes.net

Foto di testata di Michael Strokes e kickstarter.com

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